L'inventario 2017
- Inventario 2017 - versione finale
- Quadro riassuntivo 2017
- Emissioni provinciali 2017
- Miglioramenti metodologici introdotti per edizione 2017
- Variazioni delle emissioni rispetto all'inventario 2014
Miglioramenti metodologici dell'inventario 2017 versione finale, rispetto alla versione 2017 revisione pubblica
Perfezionamento della armonizzazione tra inventario delle emissioni e bilancio energetico L’aumento del numero delle edizioni degli inventari e la necessità di fornire stime sui gas climalteranti con una frequenza annuale (es: CS&R) richiede la elaborazione di indicatori energetici che soddisfino le principali risultanze del bilancio energetico regionale all’interno dell’inventario e che siano consistenti rispetto al loro andamento riportato dalle principali fonti dati. Tali obiettivi sono fondamentali per permettere di confrontare più edizioni dell’inventario e per rendicontare gli andamenti regionali annuali delle emissioni di gas climalteranti. La verifica di consistenza del bilancio dell’energia è a tutti gli effetti uno strumento di verifica di qualità delle stime emissive. Per l’edizione 2017 definitiva è stata applicata una procedura di armonizzazione tra indicatori energetici di consumo di gas naturale, GPL e gasolio. Queste operazioni hanno comportato degli aggiornamenti dei corrispondenti indicatori nelle sorgenti diffuse. Aggiornamento metodologia di stima per reti di distribuzione del gas naturale Nel sistema INEMAR per l’inventario delle emissioni della Lombardia sono presenti due attività SNAP dove sono rendicontare le perdite di CH4 e NMVOC dalla rete di condotte (tubature in cui il gas viene trasportato ad alta pressione) e dalla rete di distribuzione (tubature in cui il gas è trasportato a bassa pressione e cioè le linee cittadine per usi fondamentalmente civili). Analogamente l’edizione più recente dell’inventario nazionale dei GHGs di ISPRA (http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/serie-storiche-emissioni/national-inventory-report/view) riporta all’apposito paragrafo “Natural gas transmission and distribution” una descrizione analoga. Consultando la serie storica delle emissioni rendicontata da ISPRA e disponibile presso: https://unfccc.int/ghg-inventories-annex-i-parties/2020 è possibile ricalcolare i fattori di emissione medi nazionali per queste emissioni per differenti anni. La serie storica dei fattori di emissione nazionali mostra un netto andamento di decrescita del fattore di emissione legato alle reti di distribuzione ed una fluttuazione del fattore di emissione delle reti di trasmissione. Tali fluttuazioni hanno suggerito di mantenere monitorata ed allineata la valutazione della edizione corrente dell’inventario regionale rispetto alla valutazione nazionale, procedendo con un aggiornamento dei fattori di emissione. Questi aggiornamenti hanno portato a un incremento delle emissioni di COV e a un decremento delle emissioni di CH4 del macrosettore 5. Aggiornamento del fattore di emissione di SOx per la fusione secondaria dell’alluminio È stato aggiornato il fattore di emissione dell’SO2 dell’attività SNAP 3.3.10, pari a 285 g/t di prodotto (Fonte: EMEP Guidebook 2016). Il fattore di emissione usato in precedenza era pari a 603 g/t di prodotto ed era di fonte EMEP Guidebook 2010. Questo ha comportato una diminuzione delle emissioni di SO2 del macrosettore 3. Perfezionamento degli indicatori aggiornati per cave ed aeroporti Sono stati aggiornati al 2017 gli indicatori dell’attività SNAP 4.6.16 “Estrazione di materiale da cave”, il che ha comportato un decremento delle emissioni di particolato del macrosettore 4. I dati usati nella versione di public review risalivano al 2013, causa difficoltà di reperimento delle informazioni. E’ stata effettuata una revisione del numero di movimenti (atterraggi e decolli) per i quattro aeroporti di Malpensa, Linate, Orio al Serio e Montichiari censiti nell’inventario. A seguito dei controlli effettuati, l’indicatore complessivo relativo alle seguenti attività ha subito, rispetto alla versione in revisione pubblica, un incremento del 3%. Aggiornamento stime da trasporto su strada Per quanto riguarda il trasporto su strada, nella versione definitiva dell’inventario 2017 si è provveduto a ridurre la frazione di percorrenza compiuta a motore e catalizzatore freddi da parte di auto e veicoli leggeri alimentati a metano e gpl. La percorrenza compiuta a freddo si è progressivamente ridotta in conseguenza del miglioramento tecnologico indotto dalle normative di omologazione dei veicoli che si sono succedute. La metodologia europea Copert, implementata in Inemar per la stima delle emissioni da traffico, tiene conto di questa evoluzione introducendo fattori di riduzione della frazione di percorrenza a freddo attribuita ai veicoli fino alla categoria legislativa Euro 1. Per l’edizione in public review dell’inventario 2017, effettuato in seguito a una profonda revisione della metodologia di stima delle emissioni a freddo, tale riduzione non era stata applicata ai veicoli alimentati a combustibili gassosi.Miglioramenti metodologici dell'inventario 2017 revisione pubblica, rispetto alla versione 2014 versione finale
Stima delle emissioni da riscaldamento a biomassa legnosa La stima delle emissioni da riscaldamento a legna è stata oggetto di una estesa attività di aggiornamento che ha interessato la ridefinizione delle principali categorie di apparecchi a biomassa legnosa. Conseguentemente sono stati aggiornati sia le procedure di stima degli indicatori, che i fattori di emissione. Definizione della tipologia di apparecchi Il principale documento che è stato preso in considerazione è il rapporto di AIEL1 (Associazione Italiana Energie Agroforestali) nella attività del progetto Europeo LIFE PREPAIR2 intitolato: Indagine sui flussi di biomassa in Trentino a fini energetici con riferimento al segmento del pellet. Tecnicamente il documento riporta la metodologia che ha come principale fine la stima dei consumi di biomassa legnosa ripartita per differenti tipologie di apparecchi. Le categorie di apparecchi di questo ultimo documento possono essere impiegate per migliorare o dettagliare meglio l’inventario INEMAR. A tale scopo le categorie di apparecchi sono state rappresentate da una tipologia di generatore (stufe, caldaie di varie pezzature, …), un tipo di alimentazione (legna, pellet, cippato), una tipologia di distribuzione del calore (aria ed acqua); non si sono invece trovati riferimenti alle “stelle”3 dell’ultimo DM 186/20174. La combinazione delle informazioni del rapporto di cui sopra e la definizione delle categorie emissive del DM 186/2017 ha comportato la definizione di 52 nuove attività nel database, che sono state accodate alla classificazione SNAP e l’introduzione di una diversificazione del combustibile in: pellet, legna e cippato.Macrosettore | Settore | Attività | ATT_NOME |
---|---|---|---|
2 | 2 | 21 | Caldaie ( < 35 kW) (Acqua) 1s |
2 | 2 | 22 | Caldaie ( < 35 kW) (Acqua) 2s |
2 | 2 | 23 | Caldaie ( < 35 kW) (Acqua) 3s |
2 | 2 | 24 | Caldaie ( < 35 kW) (Acqua) 4s |
2 | 2 | 25 | Caldaie ( < 35 kW) (Acqua) 5s |
2 | 2 | 26 | Caldaie (35-100 kW) (Acqua) 1s |
2 | 2 | 27 | Caldaie (35-100 kW) (Acqua) 2s |
2 | 2 | 28 | Caldaie (35-100 kW) (Acqua) 3s |
2 | 2 | 29 | Caldaie (35-100 kW) (Acqua) 4s |
2 | 2 | 30 | Caldaie (35-100 kW) (Acqua) 5s |
2 | 2 | 31 | Caldaie (100-500 kW) (Acqua) 1s |
2 | 2 | 32 | Caldaie (100-500 kW) (Acqua) 2s |
2 | 2 | 33 | Caldaie (100-500 kW) (Acqua) 3s |
2 | 2 | 34 | Caldaie (100-500 kW) (Acqua) 4s |
2 | 2 | 35 | Caldaie (100-500 kW) (Acqua) 5s |
2 | 2 | 36 | Caldaie (500-1000 kW) (Acqua) nas |
2 | 2 | 37 | Caldaie ( > 1000 kW) (Acqua) nas |
2 | 2 | 38 | Camini aperti (Aria) 1s |
2 | 2 | 39 | Camini aperti (Aria) 2s |
2 | 2 | 40 | Camini aperti (Aria) 3s |
2 | 2 | 41 | Camini aperti (Aria) 4s |
2 | 2 | 42 | Camini aperti (Aria) 5s |
2 | 2 | 43 | Cucine (Acqua) 1s |
2 | 2 | 44 | Cucine (Acqua) 2s |
2 | 2 | 45 | Cucine (Acqua) 3s |
2 | 2 | 46 | Cucine (Acqua) 4s |
2 | 2 | 47 | Cucine (Acqua) 5s |
2 | 2 | 48 | Cucine (Aria) 1s |
2 | 2 | 49 | Cucine (Aria) 2s |
2 | 2 | 50 | Cucine (Aria) 3s |
2 | 2 | 51 | Cucine (Aria) 4s |
2 | 2 | 52 | Cucine (Aria) 5s |
2 | 2 | 53 | Inserti (Acqua) 1s |
2 | 2 | 54 | Inserti (Acqua) 2s |
2 | 2 | 55 | Inserti (Acqua) 3s |
2 | 2 | 56 | Inserti (Acqua) 4s |
2 | 2 | 57 | Inserti (Acqua) 5s |
2 | 2 | 58 | Inserti (Aria) 1s |
2 | 2 | 59 | Inserti (Aria) 2s |
2 | 2 | 60 | Inserti (Aria) 3s |
2 | 2 | 61 | Inserti (Aria) 4s |
2 | 2 | 62 | Inserti (Aria) 5s |
2 | 2 | 63 | Stufe (Acqua) 1s |
2 | 2 | 64 | Stufe (Acqua) 2s |
2 | 2 | 65 | Stufe (Acqua) 3s |
2 | 2 | 66 | Stufe (Acqua) 4s |
2 | 2 | 67 | Stufe (Acqua) 5s |
2 | 2 | 68 | Stufe (Aria) 1s |
2 | 2 | 69 | Stufe (Aria) 2s |
2 | 2 | 70 | Stufe (Aria) 3s |
2 | 2 | 71 | Stufe (Aria) 4s |
2 | 2 | 72 | Stufe (Aria) 5s |
Stima delle emissioni da sorgenti localizzate Una specifica attività di miglioramento dei processi di stima ha riguardato la ridefinizione dei meccanismi di interoperabilità dei dati di AIDA (database autocontrolli AIA in Lombardia) con il sistema INEMAR. La complessità dei processi risiede in particolare: nella presenza di nomenclature differenti, nella necessità di disporre di dati completi per i record rilevanti nella stima delle emissioni annuali, nell’importanza di abbinare alle emissioni i relativi indicatori di attività, nella necessaria ripartizione delle emissioni in un impianto in più attività SNAP e nella armonizzazione dei dati provenienti da differenti fonti. L’attività svolta ha permesso di definire il seguente flusso di processo: 1- Attività di estrazione dei dati emissivi relativi ai punti di emissione 2- Normalizzazione dei dati e conversione delle nomenclature dei principali inquinanti 3- Stima dei flussi emissivi annuali per impianto, inquinante e punto di emissione 4- Analisi delle serie storiche dei dati e identificazione/verifica/esclusione dei potenziali outliers 5- Elaborazione dei dati emissivi medi per gli anni compresi tra il 2015 ed il 2018 6- Conversione dei dati emissivi medi secondo la nomenclatura SNAP ed in combinazione agli indicatori energetici armonizzati con ILSPA, in modo tale che la valutazione: · sia conservativa rispetto agli indicatori energetici di input · sia conservativa rispetto alle emissioni medie Dal punto di vista dei risultati l’aggiornamento più importante ha riguardato quindi l’impiego di valutazioni emissive medie per un segmento temporale che comprende l’anno di riferimento dell’inventario nel caso specifico a questa edizione gli anni compresi tra il 2015 ed il 2018. Tale approccio si è reso necessario per ovviare a problemi pratici relativi alla effettiva disponibilità dei dati e ridurre eventuali distorsioni e discontinuità metodologiche. Ne consegue che la fotografia dell’inventario è una valutazione emissiva in media mobile volta a rendere più confrontabili le serie storiche dell’inventario delle emissioni. Al fine di rendicontare al meglio le emissioni di CO2 da combustione con contatto, che nell’inventario è definita sulla base del materiale trattato/prodotto e non sul consumo di combustibile, è stata introdotta una classificazione apposita al codice 3.3.27 che è definita sulla base dei consumi di combustibile. Nell’allegato 1 è riportato l’elenco della classificazione impiegata con evidenziata la sorgente non-SNAP in questione.
Stima delle emissioni da aeroporti Per l’edizione 2017 il modulo Aeroporti di INEMAR è stato aggiornato con i fattori di emissione pubblicati dall’EEA-EMEP a luglio 2017. I fattori di emissione specifici per tipo di aereo, relativi al motore di più frequente adozione, sono passati dai 41 della precedente edizione agli attuali 670 per inquinante e fase di volo.
Stima delle emissioni da trasporto su strada Per l’edizione 2017 il modulo Traffico di INEMAR è stato aggiornato con i fattori di emissione pubblicati dall’EEA-EMEP ad agosto 2018. E’ stato inoltre aggiornato il metodo di calcolo delle emissioni allo scarico a freddo dei veicoli a benzina che è ora completamente aderente alla metodologia europea anche per le categorie euro più recenti.
Stima delle emissioni di COV di origine biogenica Il modulo Inemar emissioni biogeniche stima le emissioni di composti organici volatili prodotte dalla vegetazione forestale e agricola a partire dalle superfici che le varie specie vegetali occupano nei territori comunali. Per l’edizione 2017 sono state utilizzate le superfici coltivate per codice utilizzo e per comune scaricate da SIARL ad aprile 2017. Per quanto riguarda le superfici forestali, mentre nelle precedenti edizioni il dato era stato ottenuto dall’elaborazione della carta vettoriale delle categorie forestali, nella presente edizione è stato ottenuto dalla elaborazione della “Carta dei tipi forestali reali della Lombardia”. Si tratta di una mappa di tipo raster a risoluzione di 50 metri che permette di distinguere i boschi in base alla categoria (es. pinete, peccete, abietine, lariceti, faggete, acero-frassineti, castagneti, querceti, robinieti ecc.) e in base al tipo forestale (es. i querceti sono distinti in leccete, cerrete, querceti di farnia, querceti di rovere, querceti di roverella e altro ancora). Il prodotto è stato realizzato da ERSAF mediante la "mosaicatura" delle carte dei tipi forestali dei Piani di Indirizzo Forestale redatti dalle Comunità montane, dai Parchi regionali e dalle Province e inviati a Regione Lombardia entro il 31.12.2017.
Aggiornamento metodologico e dei fattori di emissione Aggiornamento dei fattori di emissione ha interessato l’ammoniaca nel settore dell’agricoltura, dove i fattori di emissione sono stati allineati all’inventario nazionale di ISPRA. Analogamente sono stati aggiornati fattori di emissione ed indicatori per il settore dell’uso dei solventi impiegando le stesse ipotesi riportate da ISPRA nell’IIR 2019.