L'inventario 2019
- Aggiornamenti dell'inventario 2019
- Fonti dei dati
- Fattori di emissione medi da traffico
- Miglioramenti metodologici introdotti per edizione 2019
- Variazioni delle emissioni rispetto all'inventario 2017
- Principali risultati
Miglioramenti metodologici dell'inventario 2019 revisione pubblica, rispetto alla versione 2017 finale
Stima delle emissioni da riscaldamento a biomassa legnosaLa stima delle emissioni da riscaldamento a legna era stata già oggetto di una estesa attività di aggiornamento alla conclusione della edizione 2017. In tale aggiornamento la serie storica delle emissioni era stata ricalcolata con una estensione dei risultati dal 2017 al 2020. Per quanto riguarda la valutazione delle stime relative al 2019, non ci sono aggiornamenti confermando già quanto riportato in precedenza. I dati disponibili in CURIT sono stati armonizzati sulla base della fotografia iniziale degli apparecchi al 2008 ed ulteriormente ripartiti in funzione della classificazione in stelle prevista dal DM 186/2017 relativo al regolamento recante la disciplina dei requisiti, delle procedure e delle competenze per il rilascio di una certificazione dei generatori di calore alimentati a biomasse combustibili solide queste sono le ipotesi impiegate: · installati fino al 2008 a 1 stella; · installati tra il 2008 e 2013 a 2 stelle; · installati dopo il 2013 a 3 stelle; · Installati dopo il 2019 a 4 stelle. I consumi totali di biomassa legnosa sono stimati considerando la variazione comunale dei gradi giorno. Tale metodologia risulta analoga con quella documentata a livello nazionale dal Gestore dei servizi Energetici (GSE) nel rapporto sulle fonti rinnovabili in Italia e nelle regioni 2012-2019. Ne consegue un andamento del tutto confrontabile della serie storica dei consumi di biomassa legnosa nel settore del riscaldamento (il grafico riporta l’andamento rapportato all’indicatore del 2012, Ianno/I2012):
Relativamente all’indicatore di consumo di biomassa legnosa regionale ulteriori conferme sono derivate dai risultati del progetto PREPAIR che con riferimento all’inverno 2018/2019 risultano per la Lombardia pari a 19 PJ valore allineato alle due stime effettuate nell’inventario di 20 e 18 PJ rispettivamente per il 2018 ed il 2019. Nel confronto degli indicatori tra il 2017 ed il 2019 è evidente una diminuzione dell’indicatore di consumo dell’8% conseguente ad una stagione termica più mite nel 2019 determinata da temperature medie invernali relativamente più elevate che non nel 2017. L’impatto di questo indicatore risulta poi evidente nella stima delle emissioni del settore che è stata ulteriormente favorita dalla evoluzione del parco installato in Lombardia. Questo ultimo fattore è documentato dai dati di CURIT, dove tra le nuove installazioni sono prevalenti gli apparecchi a pellets e confermato dalle risultanze del progetto PREPAIR (LIFE PREPAIR – ACTION D3) che riporta che i consumi annui stimati nel Bacino Padano, pari a circa 980 mila tonnellate di pellet e 5.6 milioni di tonnellate di legna da ardere, sono confrontabili con le stime dell’indagine ISTAT sui Consumi energetici delle famiglie realizzata nel 2013, rispetto alle quali si è registrato un incremento del pellet pari a circa il 25% e una flessione del consumo di legna di circa il 20%.
Stima delle emissioni fuggitive da impianti di stoccaggio di gas naturale
Nell’Inventario 2019 sono state incluse le emissioni fuggitive da stoccaggi sotterranei di gas naturale, che non erano stimate nelle precedenti edizioni. Avendo a disposizione i dati sui volumi di gas stoccati in un singolo impianto e sulle relative emissioni fuggitive per gli anni 2017, 2018 e 2019, e conoscendo l’estensione in m2 di tale deposito, è stato possibile ottenere un fattore di emissione aggregato per il CH4 espresso come t di emissioni al m2 di estensione del deposito. A partire dai dati del Ministero della transizione ecologica (DGISSEG – Direzione generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari; UNMIG – Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse), che fornisce l’area in m2 degli stoccaggi dell’Italia al 31/12/2020, è stato possibile risalire ai volumi in Sm3 di gas dei depositi siti in Lombardia. Utilizzando il fattore di emissione di CH4 in t/m2, si sono ottenute la stima delle emissioni fuggitive per ogni impianto riportato nel documento DGISSEG-UNMIG. Queste emissioni sono state allocate nell’attività SNAP 5.6.3 “Reti di distribuzione di gas – Reti di distribuzione”.
Aggiornamento stime dal settore zootecnico
Aggiornamento indicatori, proxy e fattori di emissione di NH3 Relativamente al settore zootecnico, nell’inventario 2019 sono state aggiornate le stime delle emissioni di ammoniaca (NH3) derivanti dalla gestione degli effluenti da allevamento. In particolare, l’aggiornamento ha interessato: • il valore degli indicatori (numero di capi per categoria animali a scala regionale); • il valore delle proxy (numero di capi per categoria animale a livello comunale); • il valore dei fattori di emissione di ammoniaca. Nella versione 2017 dell’inventario, i valori delle proxy e dell’indicatore regionale sono stati stimati a partire dai dati relativi al 2017 presenti nel database di SIARL di Regione Lombardia 2017. Per l’aggiornamento è stato utilizzato, come nuova fonte per la stima del numero di capi, il database dell’anagrafe zootecnica (https://www.vetinfo.it/j6_statistiche/#/) - dati BDN Anagrafe Veterinaria, facendo riferimento ai dati aggiornati al 31/12/2019. L’indicatore e le proxy sono state aggiornate sulla base di ipotesi fatte con l’obiettivo di allinearsi il più possibile all’inventario nazionale di ISPRA e alle assunzioni di ISTAT. In particolare, le ipotesi più significative hanno riguardato la definizione di alcune categorie animali. Tra le vacche da latte, per esempio, sono state conteggiate le femmine che hanno partorito, di età oltre i ventiquattro mesi, con orientamento produttivo allevamento da latte e misto; mentre tutte le altre specie sono state considerate come altri bovini. Per quanto riguarda i suini, nella categoria animale delle scrofe sono state conteggiate le scrofe e le scrofette; mentre negli avicoli, le galline ovaiole sono state definite come le galline con orientamento produttivo produzione uova da consumo, svezzamento e riproduzione e nella categoria degli altri avicoli sono stati compresi gli avicoli diversi dai polli, quali tacchini e anatre. I fattori di emissione di NH3 da gestione degli effluenti da allevamento per la versione 2019 dell’inventario sono stati aggiornati dettagliando i valori riportati nell’inventario nazionale di ISPRA riferito all’anno 2019 con il contributo emissivo, stimato da ISPRA, degli impianti di trattamento di digestione anaerobica e con dei coefficienti di riduzione che tengono conto degli abbattimenti delle emissioni derivanti dall’introduzione di nuove tecnologie di stoccaggio e di spandimento dei reflui, come conteggiato all’interno del monitoraggio del PRIA.
Aggiornamento dei fattori di emissione delle fertilizzazioni e dell’attività zootecnica
Nell’ambito del settore agricolo sono stati aggiornati anche i fattori di emissione dei principali inquinanti quali protossido di azoto (N2O), i cui valori sono comprensivi delle emissioni relative alla fase di spandimento, metano (CH4) derivanti dalla gestione dei reflui di composti azotati e dalla fertilizzazione sulla base dei valori riportati dalle fonti di letteratura scientifica più aggiornate quali l’inventario delle emissioni nazionali di ISPRA e l’IPCC aggiornati al 2019.
Stima emissioni da trasporto su strada
I miglioramenti metodologici introdotti nell’edizione 2019, rispetto all’edizione 2017, sono brevemente illustrati nei due punti seguenti: 1) Aggiornamento dei fattori di emissione all’edizione 2019 del Guidebook EMEP che, rispetto all’edizione precedente (2018) adottata per l’inventario 2017, ha introdotto variazioni per le tipologie di veicolo e per gli inquinanti riassunti nella seguente tabella:
Veicolo | Euro | Inquinante 1 | Variazione FE a 50 km/h |
Moto 2 Tempi >50cc | 3/4/5 | NOx, COV, CO, FC | Da -57 a +127% |
Moto 4 Tempi 50 - 250cc | 3/4/5 | NOx, COV, CO, FC | Da -91% a -20% |
Moto 4 Tempi 250 - 750cc | 3/4/5 | NOx, COV, CO, FC | Da -93% a +55% |
Moto 4 Tempi >750cc | 3/4/5 | NOx, COV, CO, FC | Da -89% a +21% |
Ciclomotori <50cc 4T | 3/4/5 | NOx, COV, CO, FC | Da -74% a +239% |
TIPO STRADA |
Lunghezza grafoediz. 2017 (km) | Lunghezza grafoediz. 2019(km) | Variazione |
Autostrade e superstrade urbane (FUNCLASS=1) | 77 | 148 | 91% |
Viabilità principale urbana (FUNCLASS=2) | 1 287 | 1 439 | 12% |
Viabilità secondaria urbana (FUNCLASS=3) | 3 346 | 3 728 | 11% |
Viabilità locale urbana (FUNCLASS=4) | 7 709 | 9 057 | 17% |
Autostrade e superstrade extraurbane (FUNCLASS=1) | 983 | 1 156 | 18% |
Viabilità principale extraurbana (FUNCLASS=2) | 2 935 | 3 223 | 10% |
Viabilità secondaria extraurbana (FUNCLASS=3) | 6 439 | 6 144 | -5% |
Viabilità locale extraurbana (FUNCLASS=4) | 12 409 | 11 463 | -8% |
Totale | 35 185 | 36 358 | 3% |
SETTORE |
Percorrenze 2017 (10^6 km) |
Percorrenze 2019 (10^6 km) | Variazione |
Automobili | 60 154 | 51 887 | -14% |
Veicoli eggeri | 5 172 | 5 883 | 14% |
Pesanti-bus | 3 828 | 5 591 | 46% |
Motocicli | 1 550 | 1 550 | 0% |
Totale | 70 704 | 64 911 | -8% |
Aggiornamento metodologico e dei fattori di emissione L'aggiornamento dei fattori di emissione ha interessato la CO2 da incenerimento di rifiuti solidi urbani. Il fattore di emissione in questione è di fonte IPCC 2006 aggiornato con il refinement 2019.