L'inventario 2008
Confronto fra le emissioni nell’anno 2008 e 2007
Il confronto mostra la riduzione delle emissioni regionali di alcuni inquinanti: –11% di SO
2, -8,7% di NO
x e -7,0% di CO. Hanno subito un lieve aumento le emissioni di N
2O (+0,4%) di CH
4 (+1,2%) e di NH
3 (+6,3%); la nuova metodologia ha permesso di stimare per la prima volta le emissioni biogeniche da coltivazioni agricole che comportano un aumentano del 18,5% delle emissioni complessive di COV rispetto alla stima 2007. La variazione più marcata si ha però nelle emissioni del particolato (PM2.5, PM10 e PTS): l’adozione dei nuovi fattori di emissione ha infatti portato ad un notevole aumento delle emissioni di materiale particolato nel settore della combustione non industriale che inducono una variazione delle emissioni totali pari al 31%, 26% e 23% rispettivamente.
Ulteriori dettagli per i singoli inquinanti sono descritti in seguito:
- Le emissioni di SO2 hanno subito una diminuzione dell’11%. Tale riduzione è pari a circa 3.100 t. La riduzione più consistente si osserva nella produzione di energia (circa 3.100 t in meno): in questo settore si segnala un consistente passaggio dalla combustione di olio a quella di metano, e una riduzione delle emissioni nelle raffinerie di petrolio. Nel settore della combustione non industriale la differenza è di circa 170 t ed è dovuta alla riduzione dei consumi di combustibili contenenti zolfo, in particolare del gasolio ad uso residenziale. Nei processi produttivi si registra una diminuzione (circa 380 t), mentre l’unico aumento significativo si ha nelle combustioni nell’industria (circa 570 t).
- Le emissioni di NOx sono diminuite del 8,7%. Tale variazione, pari a circa 14.800 t, è dovuta principalmente ai decrementi di tre macrosettori: la combustione nell’industria (circa 5.800 t in meno), a causa della riduzione dei consumi in alcune attività e del miglioramento dei sistemi tecnologici, il trasporto su strada (circa 3.600 t in meno), a causa del rinnovo del parco circolante, e la produzione di energia (circa 3.200 t in meno), legata ai minori consumi e al miglioramento dei sistemi tecnologici. Nel riscaldamento residenziale si è avuto un aumento di circa 300 t, collegato all’aumento dei consumi di metano nel terziario e nel residenziale.
- Le emissioni di CH4 sono aumentate dell’1,2%. L’aumento è dovuto principalmente alle emissioni da agricoltura, la cui variazione è stata del 7,5 %, pari a circa 15.900 t. Questo incremento è dovuto all’ aggiornamento della base di dati sul numero dei capi allevati. Le emissioni da trattamento e smaltimento di rifiuti sono invece diminuite del 10% circa, passando da 111.000 t a circa 99.900t, a causa di un aggiornamento metodologico delle procedure di stima riguardanti le discariche. Poco significative le altre variazioni.
- Le emissioni di CO2 sono aumentate dello 0,6%. Si è avuto un incremento nel trasporto su strada (+3,6%) e nella combustione non industriale (+3,9 %, dovuto soprattutto ad aumento dei consumi di metano nel residenziale e terziario). Si è avuta una diminuzione del 8% nelle altre sorgenti mobili e macchinari. Le emissioni dal trattamento e smaltimento di rifiuti sono aumentate lievemente (+0,6%), passando da 935 kt a 940 kt circa; si tratta in ogni caso di emissioni nel complesso poco rilevanti, dovute alla combustione di rifiuti in inceneritori civili e industriali. Nella combustione industriale si registra una diminuzione da 11.000kt a circa 10.000kt (-8,3%), dovuta alla riduzione dei consumi in diverse attività. Nei processi produttivi la riduzione è del 5,1%. Gli assorbimenti forestali, mostrano una diminuzione del 30% dovuta ad un aumento delle utilizzazioni forestali: l’assorbimento forestale è passato dalle circa 4.300kt del 2007 alle circa 3.000 kt del 2008. Considerando questo fattore, il totale tra la CO2 emessa e quella assorbita mostra un lieve aumento (+0,2%) rispetto all'inventario 2007.
- Per quanto riguarda il PM10, i risultati evidenziano un aumento del 26% dovuto interamente alla combustione non industriale (in particolar modo all’utilizzo residenziale della legna): le emissioni sono quasi raddoppiate passando da circa 5.900 t a circa 11.900 t. Negli altri settori si registra un calo delle emissioni da processi produttivi (-340 t, dovuto in modo prevalente all’estrazione di materiali da cava, causa diminuzione di produzione), da combustione nell’industria (-240 t, a causa della riduzione dei consumi in alcune attività e del miglioramento dei sistemi di abbattimento), da altre sorgenti e assorbimenti (-213 t) e da agricoltura (-110 t). Sostanzialmente immutate le emissioni da trasporto su strada, in quanto la diminuzione delle emissioni dovuta al rinnovo del parco è stata compensata dall'aumento dei flussi veicolari.